notte
Adesso leva i piedi da quella seggiola, poi porta via queste bottiglie vuote,
tanto oramai non ci importa più niente se restiamo scazzati sulla veranda del bar.
Buttiamo via i sogni che i siamo tirati dietro,le donne che passano per loro neanche esistiamo,questa notte sarà peggiore di tutte le altre..e poi sai che schifo davanti al banco del bar.
Sai che quelli come noi non li scorderai mai? sempre tristi e infelici e quasi sempre nei guai…nei guai.
Il tempo vola e questa sera non vuol finire,ci sono storie buttate li lasciate a scolorire, a volte basta una canzone sela si vuol cantare mentre la vitascorre dentro al casino del bar.
La birra è qui meglio cosi se ci si vuole scaldare,se fuori è freddo o notte noi facciamo la nostra parte, tra un biliardino o carte he non vogliono scivolare,se la fortuna passa la salutiamo da qua.
Però donne qui non ne entrano mai,noi sempre pronti a sognare ma non ci crediamo mai…mai.
Andiamo via basta cosi la notte è andata a puttane,e pensare troppo delle volte può fare molto,molto male,poi prima o dopo dovremmo anche dormire,non c’è il paradiso dentro il casino del bar. quanti c’e nè di come noi naufragati nei bar quanti c’e nè di come noi stelle perse sopra le strade in città.
Testo di MAURO LOI.
Ciao piccola, e una notte un po’ speciale questa e tra le anime in ascolto ci sono io. Chiudo gli occhi un momento, e sarà come ci fossi tu . Quello che non so, cosa brilla dentro di me, quando resto solo tra la notte e le lenzuola e non dormo per stare piu’ con i tuoi colori Quelloche so, cosa resta in fondo all’anima che brucia. Sogni, cosi tanti che non puoi immaginare e li vedo luccicare, come stelle stanche, che le notti chiare li portano via senza un dove.
Sfuggire dalla realtà per affrontarla, Gaetano Barreca
Ed è da quel caldo giorno dell’estate 1997,
all’età di 22 anni, che iniziai ad usare questo
amuleto per entrare in un mondo tutto mio,
chiamato “Khepri”, un luogo dove rifugiarmi
e dove combattere il male del mondo, della realtà,
dove rigenerarmi per affrontare il presente.
Quando mi stendo sul letto e leggo il rituale
sacro posto sul retro dello scarabeo immagino
che da quest’ultimo partano delle bende che
avvolgono il mio corpo, mummificandomi.
È allora che inizia la mia lotta interiore, è in
tal modo che ho fatto diventare Khepri parte
integrante di me, generando il mio mondo interiore”.
Da “L’amuleto dell’essere” di Gaetano Barreca
Rimanere se stessi in un mondo che
giorno e notte si adopera per trasformare
ciascuno di noi in un essere qualsiasi
vuol dire combattere la battaglia più dura della vita.
Romano Battaglia, da “Sulla riva dei nostri pensieri”
Ho incontrato i tuoi occhi
E mi hanno raccontato di te
Occhi che sapevano di sorrisi e di pianti,
di albe e di tramonti, di gioie e di dolori
I nostri occhi si sono incontrati,
per cercare nel poco la pace
E i nostri occhi hanno trovato la luce
per trafiggere la fitta notte
che ci aveva sorpreso.
Si siamo stati sorpresi dal vento
e al luna che ci ha portato qui..
Ed io qui lascero le mie tracce,
cercando te.
«Sono preoccupato.»
«Preoccupato? Che stupidaggine!»
«Perché?»
«’Pre’ significa ‘prima di’. Io non mi ‘pre-occupo’, io mi ‘occupo’.»
«Non ti capisco, Ami.»
«Non vivere immaginando problemi che non ci sono, né ci saranno. Godi il presente: si deve approfittare completamente della vita, cercando sempre la felicità, invece dell’angoscia. Quando si presenta un problema reale, allora occupatene.»
«Credo che tu abbia ragione, ma…»
«Ti sembrerebbe giusto se fossimo preoccupati pensando che potrebbe venire un’ondata gigantesca ad ingoiarci? Sarebbe stupido non approfittare di questo momento, di questa notte… Osserva quegli uccelli che corrono senza preoccuparsi… Perché perdere questo momento per qualcosa che non esiste?»
Enrique Barrios, Ami – Un amico dalle stelle